Gli imballaggi di plastica svolgono una funzione fondamentale nella riduzione degli sprechi alimentari. È noto che nei paesi meno sviluppati che fanno un uso modesto degli imballaggi, o non li usano affatto, i prodotti alimentari si deteriorano nel tempo che intercorre fra raccolta/produzione e consumo, causando uno spreco che arriva anche al 50% e, in alcuni casi, anche oltre. La FAO valuta che nel mondo vengano sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, per un valore di 1000 miliardi di dollari all’anno: un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano finisce nella spazzatura.
Nei nostri supermercati il deterioramento del cibo non imballato è del 26% superiore a quello imballato. Basti pensare che pochi grammi di imballaggio plastico fanno aumentare i giorni di vita degli alimenti in misura notevole: es. pochi grammi di film plastico aumentano di 4 volte la durata di un broccolo, 10 grammi di un film multistrato aumentano la durata della carne da alcuni giorni a oltre una settimana.
In Italia si sprecano ogni anno 15 miliardi di euro di alimenti
Lo spreco alimentare è una questione centrale nelle abitudini quotidiane, così come nei momenti di acquisto. Il Dipartimento Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Bologna calcola che in Italia lo spreco alimentare valga 15 miliardi di euro, di cui quattro quinti – 11,8 miliardi – è rappresentato dallo spreco domestico. Il food waste non si genera però soltanto a livello domestico,
ma nei ristoranti e lungo l’intera filiera, vendita al dettaglio e nella grande distribuzione: 3,2 miliardi di euro. Secondo i dati Waste Watcher 2019 ogni famiglia spreca in media 2,4 kg di cibo al mese. Appare quindi evidente che il packaging può dare un grande contributo migliorando la conservazione degli alimenti.
Il packaging attivo prolunga la conservazione degli alimenti senza l’utilizzo dei conservanti
Gli imballaggi di plastica nel mondo alimentare non si limitano a contrastare lo spreco, ma sono preziosi per la protezione del contenuto e la garanzia dell’igiene. La sicurezza alimentare che gli imballaggi di plastica garantiscono a tutela della salute delle persone è una delle funzioni più importanti di questi prodotti. Grazie all’innovazione tecnologica sono stati realizzati materiali che permettono una migliore e
prolungata conservazione degli alimenti senza l’utilizzo di conservanti, creando una vera e propria barriera contro umidità, aria, microbi, vibrazioni e urti. il ruolo degli imballaggi alimentari sta cambiando: da packaging passivo che funge da barriera, a packaging attivo che interagisce con i prodotti assorbendo ossigeno o rilasciando antiossidanti e antimicrobici.
L’imballaggio in plastica facilita trasporto e movimentazione delle merci
Un’altra fondamentale funzione dell’imballaggio è il suo ruolo nella logistica. Il packaging in plastica è leggero, versatile, economico e semplifica la movimentazione riducendo in modo considerevole i carichi e il numero dei viaggi di trasporto.
Sebbene più del 50% di tutte le merci europee abbia imballaggi in plastica, contano solo per il 17% del peso totale degli imballaggi. Inoltre, questa percentuale si è ridotta del 28% negli ultimi 10 anni. Se gli imballaggi sono leggeri, i carichi sono meno
Fonti: Università di Bologna Dipartimento Scienze e Tecnologie Alimentari, Waste Watcher, Unionplast, Corepla, PlasticsEurope
pesanti e il numero di camion necessario per trasportare i prodotti è inferiore. Basti pensare che per approvvigionare un impianto di bevande con bottiglie non di plastica servirebbero 20 autocarri al posto di 1 carico di preforme* con un risparmio di 15000 tonnellate di CO2,ogni anno ogni 100km di percorrenza di un camion.
*La preforma è un manufatto ottenuto dallo stampaggio in PET, pronto per diventare una bottiglia tramite un processo di soffiatura.
