Lianne Rood, Membro della Camera dei Comuni del Canada dal 2019, durante un intervento in aula ha espresso il suo dissenso riguardo alle misure che il suo paese sta portando avanti per ridurre l’utilizzo della plastica negli imballaggi per i prodotti freschi: “Vietare la plastica per i prodotti freschi potrebbe essere l’idea peggiore mai venuta a questo governo”.
“Nonostante le credenze popolari nei circoli liberali, il cibo non appare magicamente sugli scaffali dei negozi di alimentari.
Il viaggio per portare frutta e verdura sugli scaffali dei negozi di alimentari inizia settimane prima che raggiungano i consumatori. Più di 2/3 degli alimenti freschi che consumiamo in Canada ci arrivano come importazioni da tutto il mondo attraverso navi container, camion o treni. Per mantenere la freschezza e proteggere la sicurezza e la qualità degli alimenti durante il viaggio, l’industria agroalimentare dipende dalla plastica.
Finché non ci sarà una valida alternativa agli imballaggi in plastica che risulti durevole, disponibile e che possa essere prodotta su scala globale per sostenere la massiccia domanda, vietare queste materie plastiche è una pessima idea”.
Secondo un recente rapporto del CPMA (Canadian Produce Marketing Association), “i canadesi potrebbero assistere a un aumento del 34% del costo dei prodotti freschi, a fronte di un calo di oltre il 50% della loro disponibilità. Questo potrebbe tradursi in un crollo del valore di mercato stimato in 5,6 miliardi di dollari.
Inoltre, l’analisi evidenzia anche un aumento di oltre il 50% degli sprechi alimentari di prodotti freschi in varie categorie e un aumento del 50% delle emissioni di gas serra lungo la catena di approvvigionamento“.
La ministra ombra conclude il suo intervento invitando il Primo Ministro e il Ministro dell’Ambiente a informarsi prima di vietare cose di cui non sanno nulla, il rischio è che potrebbero trovarsi di fronte a una crisi di accessibilità economica ai prodotti significativamente peggiorata, unita a una crisi di sicurezza alimentare su larga scala.
Noi di Raccoltala Giusta concordiamo pienamente con la posizione di Lianne Rood e ci auguriamo che anche in Italia e in Europa si prendano decisioni che non compromettano la fruibilità, la qualità e la sicurezza dei prodotti freschi.