L’inquinamento ambientale e la sostenibilità sono diventati temi sempre più centrali nel dibattito pubblico. Il presente e il futuro del mondo in cui viviamo è forse il tema che dovrebbe esserci più caro.
Quando dobbiamo prendere decisioni importanti, ci informiamo con estrema attenzione. Più la scelta è vitale, maggiore è il tempo che dedichiamo a valutare le diverse informazioni e opzioni. Lo facciamo, per esempio, quando compriamo una casa, o un’auto. Analizziamo nel dettaglio le diverse proposte, valutiamo i pro e i contro, fino a giungere alla conclusione più razionale.
Quando si tratta del futuro del nostro pianeta spesso, però, non è così. È questa la tesi espressa da Chris DeArmitt in The Plastics Paradox: Facts for a brighter Future. Il libro che ha sovvertito molti falsi miti sulle plastiche, portando al centro del dibattito ambientale un elemento chiave spesso trascurato: la scienza.
Questo sarà il tema del prossimo webinar firmato RaccoLtala Giusta: “The Plastics Paradox: verità sorprendenti sul materiale che usiamo tanto ma conosciamo poco” che si terrà il 26 maggio alle ore 16:00 e che avrà come ospite principale proprio Chris DeArmitt.
Chi è Chris DeArmitt?
Chris DeArmitt è, senza dubbio, uno dei massimi esperti di plastiche al mondo. Vanta un dottorato di ricerca in chimica ed è membro onorario della Royal Society of Chemistry. È consulente di società della lista Fortune 100 tra cui HP, P&G, Disney ed è spesso ospite di programmi televisivi su CBS, BBC. Ha tenuto decine e decine di conferenze in tutto il mondo, pubblicato due libri ed è autore di innumerevoli articoli scientifici. La sua profonda e complessa conoscenza della materia l’ha fatto giungere a una conclusione piuttosto semplice: quando si tratta di plastica e ambiente la maggior parte delle informazioni che circolano online, o sui media, non sono scritti da esperti e non sono fondate su dati scientifici. Ma è possibile prendere decisioni sul futuro del nostro pianeta basandoci su informazioni e non su fatti?
Il Paradosso delle cannucce, e più in generale, delle plastiche
Nell’introduzione del suo ultimo libro, The Plastics Paradox: facts for a brighter future (che potete scaricare qui) DeArmitt cita un esempio piuttosto illuminante che riguarda uno degli oggetti in plastica più controversi, le cannucce. Nel 2018 un ragazzino di 9 anni, Milo Cress, diffonde online un’informazione in cui sostiene che gli Americani userebbero 500 milioni di cannucce di plastica al giorno. La notizia viene ripresa, a cascata, dalle testate più autorevoli come, ad esempio, Fox News, Wall Street Journal e New York Times. Nessuno però si preoccupa di verificare la fonte e così la notizia si diffonde a macchia d’olio su media e Social Media. Solo più tardi ci si rende conto di come il conteggio fosse largamente sovrastimato e che, soprattutto, fosse stato fatto da un ragazzino di 9 anni!
I problemi legati alla diffusione di fake news come queste sono molteplici. Molto spesso vengono prese decisioni molto importanti sulla scia di notizie come queste. Secondo DeArmitt l’abbandono delle cannucce in plastica, ad esempio, ha portato all’adozione di soluzioni più costose, meno pratiche e, addirittura più dannose per l’ambiente, come viene sostenuto nel libro.
Sostenibilità reale versus sostenibilità percepita
L’obiettivo che ha guidato Chris DeArmitt nella scrittura del suo libro è lo stesso che sta alla base del progetto Raccoltala Giusta: raccogliere e “differenziare” le informazioni sulle plastiche per promuovere un’informazione corretta, sempre basata su dati scientifici.
La differenza tra sostenibilità percepita e sostenibilità reale è sostanziale. È auspicabile che le decisioni delle aziende e dei comuni cittadini su quali prodotti utilizzare e perché, siano sempre essere fondate su dati scientifici, solo così si può costruire un presente e un futuro realmente sostenibile per i più giovani.