È stato pubblicato in questi giorni il XIII Rapporto banca dati 2023 Anci-Conai. I dati contenuti nel rapporto mostrano una situazione positiva per l’Italia, nel 2022 è stata raggiunta una percentuale complessiva di raccolta differenziata pari al 65,1%, con un incremento di quasi sette punti percentuali rispetto al 2018 e dell’1,1% rispetto al 2021.
A fronte di quasi 29 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti, 18,6 milioni sono raccolte in maniera differenziata, di queste circa 5,6 milioni sono imballaggi conferiti ai Consorzi di filiera afferenti al mondo Conai (Cial 15.600 tonnellate, Comieco 1,98 milioni di tonnellate, Corepla 1,3 milioni di tonnellate, Coreve 2,1 milioni di tonnellate, Ricrea 131.400 tonnellate, cui si aggiunge il nuovo flusso relativo al Consorzio Biorepack pari a 42.059 tonnellate).
È un risultato importante raggiunto grazie all’impegno dei Comuni italiani nello sviluppo di servizi di raccolta sempre più efficienti, in linea con gli obiettivi di economia circolare. Nonostante persistano ancora significative differenze nelle performance dei territori, va rilevato che in alcune aree del Sud si registrano importanti incrementi nella raccolta differenziata.
Undici Regioni, concentrate al Centro-Nord, hanno pienamente conseguito l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata; restano ancora indietro la Liguria al Nord, il Lazio al Centro, mentre nel Mezzogiorno Basilicata e Abruzzo sono prossime al target di raccolta. La Sardegna si posiziona seconda, seguendo il Veneto che spicca in vetta alla classifica delle Regioni più virtuose per RD%. Aumenta anche l’incidenza percentuale delle raccolte dedicate agli imballaggi: attualmente rappresentano circa il 20% dei rifiuti urbani intercettati (+5% sul 2021), e il 32% della raccolta differenziata.
Il presidente Conai, Ignazio Capuano, si è espresso positivamente riguardo ai dati messi in luci dal rapporto: “I numeri si mantengono incoraggianti e le percentuali di riciclo degli imballaggi sono in aumento. Per questo, è fondamentale un impegno sinergico e pragmatico di tutti gli attori della filiera ricordando che la tutela ambientale deve essere l’unico obiettivo comune”.
Con l’impegno di cittadini e istituzioni l’economia circolare è sempre più una realtà possibile.