Il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con la Guardia Costiera e Castalia, ha messo a disposizione 19 imbarcazioni della flotta antinquinamento e prevede il pattugliamento lungo tutte le coste italiane con una particolare sorveglianza alle foci dei fiumi e le aree marine protette. L’obiettivo del progetto è quello di monitorare la quantità e la tipologia dei rifiuti galleggianti allo scopo di comprendere le cause del littering e individuare, in sinergia con le Istituzioni, le azioni da mettere in campo per prevenirlo. Nella fattispecie, Corepla si farà carico di verificare, misurare e analizzare le quantità e la qualità dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e valutarne l’effettiva riciclabilità dei rifiuti di imballaggio in plastica. Grazie a iniziative come questa invece si ottiene un duplice vantaggio: contribuire a preservare la bellezza del nostro territorio e trasformare il rifiuto in una risorsa
Sul marine litter, sulle cause e le responsabilità si è scritto e dibattuto molto in questi anni, spesso attribuendo tutte le responsabilità alla plastica, che evidentemente è una parte dei rifiuti, solo più visibile perché galleggia. L’inquinamento dei mari è prevalentemente la diretta conseguenza di quello che accade sulla terra ferma: l’incuria nella gestione dei rifiuti da parte dei cittadini, la perdita e l’abbandono delle attrezzature ittiche e la mancanza di idonei impianti di trattamento delle acque sono solo alcuni dei fenomeni che contribuiscono alla presenza dei rifiuti nei nostri fiumi e nei nostri mari. Questo progetto è un’iniziativa che ha tutte le carte in regola per porre rimedio alle trascuratezze.