La plastica è spesso al centro del dibattito sulla sostenibilità ambientale, additata come una delle cause principali dell’inquinamento. La plastica soffre di una cattiva nomea che non trova però riscontro nei dati e negli studi scientifici.
Secondo un articolo pubblicato su Environmental Science & Technology, l’impatto da emissioni di gas serra (GHG) dei prodotti in plastica è di gran lunga inferiore rispetto a quello delle loro alternative.
Da una valutazione effettuata su 16 applicazioni in cui la plastica viene impiegata è emerso che in cinque settori chiave (imballaggi, edilizia e costruzioni, automotive, tessile e beni di consumo durevoli) le emissioni di gas serra prodotte dalla plastica durante l’intero ciclo di vita dei prodotti sono dal 10 % al 90% inferiori rispetto alle sue alternative.
Questo dato include impatti indiretti, come il risparmio di carburante nelle auto più leggere, il minor consumo di energia nelle case isolate con poliuretano e la riduzione del deterioramento degli alimenti quando si utilizzano imballaggi in plastica anziché carta da macellaio. Se escludiamo gli impatti indiretti e confrontiamo solo le emissioni dirette del ciclo di vita (produzione, trasporto al dettaglio e smaltimento a fine vita), un prodotto in plastica ha un impatto di gas serra più basso in 9 applicazioni su 14.
Inoltre, in alcune applicazioni, come nel caso degli imballaggi alimentari, non esistono alternative alla plastica adeguate. Per esempio, prendendo in analisi le due opzioni di confezionamento della carne fresca più comuni in America, i vassoi in schiuma di polistirene espanso (EPS) con pellicola di policloruro di vinile (PVC) e la carta da macellaio, emerge che, sebbene i vassoi in schiuma di EPS con film in PVC abbiano emissioni di produzione più elevate rispetto alla carta da macellaio, i tassi di deterioramento più bassi per la carne contenuta in confezioni di EPS e PVC compensano ampiamente la differenza. Ciò si traduce in un impatto climatico complessivo inferiore di circa il 35% per l’EPS e il PVC rispetto alla carta da macellaio.
Alla luce dei dati esposti dall’articolo di Environmental Science & Technology, ne consegue che qualsiasi azione intrapresa, o politica adottata per ridurre l’impatto della plastica, deve essere esaminata attentamente per garantire che le emissioni di gas serra non subiscano un aumento involontario causato da materiali alternativi a maggiore intensità di emissioni. Allungare la vita dei materiali nei prodotti durevoli e degli alimenti grazie a una migliore progettazione, riutilizzo e riciclo delle materie plastiche, è una strategia vantaggiosa per tutti; è efficace nel mitigare sia le emissioni di carbonio che altri impatti ambientali.
L’adozione di materiali alternativi a quanto pare non lo è.