Durante le feste di Natale si sentono spesso amici e parenti lamentarsi della troppa plastica che affolla i cestini casalinghi della differenziata. Vale la pena cogliere questa considerazione per fare un’analisi in più.
Avete mai pensato a come sarebbe il panettone senza il suo imballo? Molto meno fragrante e morbido, la confezione in plastica infatti serve non solo a garantirne l’igiene ma anche a preservarne i sapori e gli aromi, e questo vale anche per il gustoso salmone norvegese delle immancabili tartine e per le altre deliziose pietanze che abbondano sulle nostre tavole.
Anche nel caso dei giocattoli la plastica gioca un ruolo fondamentale, e non parliamo solo della loro stessa produzione, ma degli imballaggi che consentono di proteggere i doni per bambini e non da eventuali graffi, rotture e molteplici e antigienici palpeggiamenti da parte dei clienti nei negozi.
Se pensiamo poi alle infinite tavolate di familiari e amici che si accalcano attorno a tavoli e tavolini improvvisati per i bambini in occasione delle feste, si preferisce spesso optare per piatti e bicchieri di plastica (anche riutilizzabili) che rendono più agevole e sicura la gestione del pranzo dei più piccoli.
Ciò che conta è che tutti questi imballaggi in plastica vadano poi conferiti correttamente all’interno della raccolta differenziata, così facendo è infatti possibile donare a tutta quella plastica una seconda vita: quegli stessi imballaggi che ci hanno accompagnati durante le feste, l’anno prossimo potrebbero diventare l’albero di natale della nonna, le palline ornamentali o persino l’immancabile pile regalato dalla zia.
La plastica può essere un prezioso alleato nelle nostre vite, sta a noi farne un uso corretto e responsabile.