Il paradosso della Plastica Chris DeArmitt risponde

Il paradosso della plastica. Chris DeArmitt risponde

Il dibattito sulla plastica e sulla sostenibilità si è arricchito di una nuova voce, quella di Chris DeArmitt, autore di The Plastic Paradox (il Paradosso della Plastica, nella sua versione italiana da poco pubblicata e disponibile gratuitamente qui). Chris DeArmitt ha un dottorato di ricerca in chimica ed è membro onorario della Royal Society of Chemistry. È consulente di società della lista Fortune 100 tra cui HP, P&G, Disney ed è spesso invitato a esprimere le sue tesi in programmi televisivi su CBS, BBC.

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare le sue argomentazioni, sempre fondate su dati scientifici, dal vivo nel webinar organizzato da RaccoLtala Giusta: “The Plastic Paradox, verità sorprendenti sul materiale che usiamo tanto ma conosciamo poco”. Abbiamo suddiviso il suo lungo intervento in 5 parti, ognuna delle quali approfondisce un tema chiave legato alla plastica e alla sostenibilità: Impronta ambientale e LCA, rifiuti di plastica, inquinamento marino e isole di plastica, durata della plastica nell’ambiente e, infine, il tema caldo legato all’informazione sulla plastica.

L'impronta ambientale secondo LCA

Come si fa a definire ciò che è “green”? Al netto delle dichiarazioni e delle campagne pubblicitarie c’è un metodo scientifico per definire l’impatto ambientale dei diversi materiali: l’analisi del ciclo di vita (Lifecycle Analysis). La migliore analisi per valutare l’impatto ambientale in tutte le fasi di vita del prodotto dall’estrazione della materia prima fino allo smaltimento del rifiuto, passando per consumo di energia, immissione di CO2 nell’aria, consumo del suolo, tossicità degli scarti, problematiche logistiche e molto altro. Chris De Armitt ha analizzato 25 studi LCA e rilevato che la plastica è il secondo materiale più green, subito dopo il legno che però non può essere utilizzato per molte delle applicazioni per cui si utilizza la plastica. Nonostante i risultati di queste analisi il percepito della plastica è quello di un materiale estremamente inquinante e nocivo per l’ambiente, uno dei tanti paradossi che vengono raccontati nel libro.
  • https://www.youtube.com/watch?v=8oRnMRZQ5g0
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Rifiuti di plastica: rapporto percepito, volume reale

È facile leggere titoli di giornale in cui si dichiara che stiamo letteralmente “affogando” nei rifiuti di plastica, ma è davvero così? I rifiuti in plastica prodotti negli Stati Uniti, ad esempio, sono solo il 13% dei rifiuti domestici. Stati Uniti e Europa sono le regioni in cui viene prodotto il maggior numero di rifiuti ma, allo stesso tempo, sono quelle che garantiscono una gestione più efficiente degli stessi. La gestione dei rifiuti è un punto chiave così come il littering. È giusto colpevolizzare i produttori di imballaggi in plastica o i brand che commercializzano i prodotti se i rifiuti vengono intenzionalmente dispersi dalle persone o gestiti in maniera poco virtuosa? Un altro “paradosso” della plastica.
  • https://youtu.be/BwbiVfbP-gs

L'isola che non c'è

Questo frammento del webinar The Plastic Paradox, verità sorprendenti sul materiale che usiamo tanto ma conosciamo poco, parte con una dichiarazione molto forte: “non esiste l’isola galleggiante di plastica” di cui tutti parlano, non si rileva da immagini satellitari, non si trova navigando, eppure l’immagine di un isola di plastica gigante situata in mezzo all’oceano è nitida nelle nostre menti. Chris DeArmitt cita i dati di una ricerca che rivela numeri ben diversi. È giusto sottolineare quanto sia necessario risolvere il problema dei rifiuti di plastica nei mari, per farlo però bisogna dare una giusta dimensione e ricercare le cause del problema: dalla mancata gestione dei rifiuti in alcune aree del mondo all’inciviltà delle persone.
  • https://youtu.be/4WeO_ndcjCw

La finta vita eterna delle plastiche?

Anche in questa fase del webinar Chris De Armitt mette in discussione un’apparente verità: la plastica impiega oltre 100 anni per degradarsi. Lo scienziato autore di The Plastics Paradox sostiene che non esistono studi al mondo che abbiano dimostrato questa tesi. Al contrario lo studio scientifico citato nel corso del suo intervento rileva che non ha molto senso utilizzare buste biodegradabili perché, in natura, non si degradano in minor tempo delle buste in plastica.
  • https://www.youtube.com/watch?v=hWktE8dYxP4

Come funziona l'autoconvincimento collettivo su notizie false

Solo il 4% delle persone ha fiducia nei social media, la maggioranza delle persone non ha alcuna fiducia in quello che legge. Eppure, da uno studio su oltre 4milioni di tweet emerge che le bugie hanno il 70% in più di probabilità di essere ritwittate rispetto alle verità. Perché allora questo comportamento irrazionale?
  • https://youtu.be/DrFfzzOLgic
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Chris DeArmitt risponde alle domande ricevute

Il suo libro è stato pubblicato più di un anno fa negli Stati Uniti. Qual è stato il suo impatto? Ha innescato qualche presa di coscienza/conversione inaspettata, per esempio da parte degli ambientalisti? Responsabili politici?

La risposta è stata molto più ampia e positiva di quanto avessi mai immaginato. Per quel che posso dire, i […]cosiddetti “gruppi ambientalisti” non sembrano essere interessati al mio libro o all’ambiente. Secondo le loro azioni e le loro recenti dichiarazioni, sono più interessati a fare soldi. Per quanto riguarda i politici, non ho i contatti necessari per raggiungerli e influenzarli. Spero che il pubblico possa aiutare in questo.

Qual è stata la più grande ricompensa del suo enorme sforzo nello scrivere questo libro?

La più grande ricompensa per il tempo e i soldi spesi è stata quando le persone hanno letto il libro o visitato il […]sito web e hanno cambiato idea sulla base delle prove.

È stato accolto diversamente all'estero che negli Stati Uniti?

Gli Stati Uniti sono il caso peggiore, perché l’industria della plastica ha permesso alle bugie di […]diffondersi per molti anni senza alcuna replica. È molto difficile cambiare la mentalità della gente quando è già convinta. In altri paesi il lavoro è più facile perché la disinformazione non ha ancora fatto così tanti danni.

24 studi LCA peer-review concludono che gli shopper di plastica hanno un'impronta ambientale inferiore a quelli di carta o cotone. Ciononostante, i responsabili politici di tutto il mondo hanno vietato gli shopper di plastica. Su quali basi allora?

I politici agiscono per i voti, non per la giustizia. Se il pubblico chiede qualcosa, allora i politici la […]forniscono per guadagnare popolarità. Qualsiasi politico che volesse fare la cosa giusta per l’ambiente dovrebbe semplicemente digitare “LCA sacchetti della spesa” su Google per vedere che i sacchetti di plastica sono più verdi. Quindi, sono troppo pigri per controllare i fatti.

La previsione ampiamente diffusa ``più plastica che pesce entro il 2050`` ci fa pensare che l'inquinamento da plastica sia la più grande minaccia per il nostro oceano. Giusto?

L’affermazione “più plastica che pesce” è pura finzione. Dovremmo proteggere gli oceani, non solo […]esaminando la plastica perché galleggia e la possiamo vedere, ma anche occupandoci delle sostanze chimiche tossiche, del metallo, del vetro, della ceramica e di molti altri inquinanti.

La plastica trasportata dai fiumi è senza dubbio una delle principali fonti di rifiuti marini ma, come mostrato anche nel documentario Seaspiracy, la presenza di plastica nel nostro oceano è legata principalmente a corde da pesca, reti, galleggianti e altri detriti, il che lo rende un problema globale?

Sì, è noto e menzionato nel libro che circa il 50% della plastica oceanica nei vortici delle correnti è creata […]dall’industria della pesca. Abbiamo bisogno di regolamenti molto più severi per far comportare il settore in modo responsabile.

Raccogliere i rifiuti di plastica galleggianti nell'oceano è la soluzione? Farà la differenza meglio delle pulizie costiere?

È stato calcolato che non possiamo pulire gli oceani rimuovendo la plastica galleggiante. Non possiamo avere un […]impatto finché non fermiamo l’enorme flusso di inquinamento proveniente principalmente da 10 fiumi in Asia e in Africa.

Ritiene che, attualmente, l'incenerimento della plastica sia ancora un processo più efficiente dal punto di vista energetico rispetto al suo riciclo?

Gli studi dimostrano che il semplice riciclo meccanico è la via più green. Tuttavia, anche l’incenerimento è […]fattibile. I rifiuti di plastica contengono la stessa quantità di energia del petrolio o del carbone, quindi possono essere bruciati al posto del petrolio, del gas o del carbone per creare elettricità. Questo riduce i rifiuti e il consumo di combustibili fossili.

Pensa che i supermercati del Regno Unito stiano cambiando gli imballaggi a causa della domanda dei consumatori e che stiano sbagliando anziché dire la verità?

I dirigenti dei supermercati sanno che stanno danneggiando l’ambiente quando sostituiscono la plastica, ma lo […]fanno comunque perché i clienti male informati glielo chiedono. Leggete questo

Gli imballaggi eco-progettati stanno aiutando a ridurre i rifiuti di plastica. Lo considera un (raro) risultato positivo del consenso anti-plastica?

Il pubblico non si rende conto che per diversi decenni l’industria della plastica ha reso gli imballaggi […]sempre più ecologici. Riducono continuamente la quantità di plastica usata e sono in grado di farlo grazie ai progressi tecnici.

 

Il suo obiettivo è quello di ristabilire la verità basata su fatti, dati ed esperti indipendenti. Generalmente, la gente crede agli influencer piuttosto che agli scienziati. A chi è rivolto allora il suo libro?

Il mio libro non raggiungerà tutti. Molte persone guardano a ciò come a un culto religioso dove la loro passione […]supera i fatti. Queste persone danneggiano l’ambiente con la loro ignoranza. Il libro è scritto per persone abbastanza curiose e sagge da dare valore alle informazioni solide piuttosto che ai pettegolezzi. Ammetto che si tratta di una minoranza di persone, ma se posso raggiungere questa minoranza, allora ho fatto tutto quello che posso fare come individuo.

L'industria della plastica avrebbe dovuto parlare, ma lei rimprovera che le aziende hanno scelto di tacere. Perché questo è successo?

L’industria della plastica e le sue associazioni di categoria sono state in generale inattive mentre le bugie […]venivano diffuse. Suppongo che conoscano la verità, quindi hanno pensato che la campagna di disinformazione sarebbe fallita, ma questo non è successo. Anche ora, le aziende e le associazioni in gran parte non stanno facendo molto su questo argomento. Mi è stato detto che la mia raccolta di dati supera di gran lunga qualsiasi raccolta anche nelle aziende di Fortune 100. La gente di queste aziende è compiacente e troppo codarda per agire.

 

Che dire della plastica PVC?

Il PVC è un materiale eccellente con proprietà uniche. Una volta c’erano problemi con alcuni additivi del […]PVC, ma ora si usano alternative sicure.

Guardando il materiale migliore contro quello peggiore (legno, plastica, carta e così via) qual è l'impatto legato al fatto che alcuni di questi materiali provengono da materie prime non rinnovabili, mentre altri sì?

Il LCA guarda a fattori come l’energia, la CO2, i rifiuti, il trasporto, l’uso dell’acqua. Le […]fonti rinnovabili sono di moda ora, ma spesso sono peggiori per l’ambiente. Per esempio, l’LCA mostra che il poliestere è più green del cotone. Vogliamo il green o il rinnovabile?

 

Qual è la strategia più efficace per far sì che la gente si preoccupi meno del greenwashing e presti più attenzione ai fatti?

Questa è una domanda difficile perché il denaro guida le persone per la maggior parte. Si spera che se le persone […]ricevono informazioni accurate sapranno cosa è green e cosa è green-washing.

La % di plastica sul totale dei rifiuti si riferisce agli USA o a livello mondiale?

La plastica è meno dello 0,5% dei materiali e dei rifiuti a livello globale su una base di peso e ancora meno […]dell’1% su una base di volume.

 

Come si separa la cattiva scienza dalla buona scienza? Con riferimento alla diapositiva che ha esaminato la ricerca sulla plastica nell'oceano dove sono state iniettate tossine.

Come si separa la cattiva scienza dalla buona scienza? Con riferimento alla diapositiva che ha esaminato la ricerca […]sulla plastica nell’oceano dove sono state iniettate tossine.

L'uso di additivi oxo-biodegradabili nei polimeri può favorire la generazione di microplastiche?

Non ci sono prove che le microplastiche causino danni, ma ci sono altre ragioni per evitare gli oxo-degradabili. La […]degradazione significa rilasciare CO2, che la gente non vuole. Inoltre, i prodotti a vita più breve sono meno green. I prodotti durevoli sono più verdi. Infine, i catalizzatori usati negli oxo-degradabili possono contaminare il flusso di riciclo e rovinare tutto il PE e il PP.

 

Cosa risponde a quelli che dicono che lei lavora per l'industria della plastica per sottovalutare la sua imparzialità sull'argomento?

Ricevo questa domanda abbastanza regolarmente e ho risposto per esempio nel video The Great Plastics Distraction su […]YouTube. Quando si ha un problema medico si chiede un consiglio a un esperto medico. Non si chiede a un meccanico di automobili. Quando hai una domanda sulla plastica dovresti chiedere a un esperto di materie plastiche. Questo dovrebbe essere ovvio. Inoltre, sono uno scienziato. Non produco, vendo o commercializzo materie plastiche.

Lei ha riportato dei dati che mostrano che i rifiuti di plastica rappresentano il 13% (contro il 25% della carta) e i tessili il 6%. I tessili sono spesso fatti di materiali polimerici, cioè plastici; cosa possiamo dire in questo caso? Qual è il materiale più ``verde``?

La plastica è meno dello 0,5% dei materiali e dei rifiuti a livello globale su una base di peso e ancora meno […]dell’1% su una base di volume. Quindi, guardare solo ai rifiuti domestici è fuorviante. Dobbiamo includere i rifiuti industriali che sono il 97% di tutti i rifiuti. Quando si tratta di prodotti tessili, ho visto studi LCA che dimostrano che il poliestere è più verde del cotone e il cotone organico è anche peggio.

 

Come possiamo aiutare a promuovere la vera storia della plastica e l'impatto sull'ambiente?

Questa è una buona domanda. Ho tutti i dati di cui abbiamo bisogno, ma non ho accesso ai principali giornalisti, […]dirigenti o politici.

Qual è la vera storia della plastica PS (6) usata, a parte la termovalorizzazione? Mi è stato fatto credere che il PS non è riciclabile ed è molto tossico, come il riciclo del Tetra pack, tutti i materiali di cui sono fatti i Tetra pack sono riciclabili, ma non ha senso dal punto di vista economico riciclarli, giusto? Grazie.

Il PS non è tossico ed è facile da riciclare meccanicamente. L’ho fatto io stesso.

  […]

Posso chiederle come possiamo fare ``la nostra parte`` in merito? Come possiamo contribuire attivamente a diffondere la verità?

Questa è una domanda eccellente. Dobbiamo far arrivare queste informazioni ai politici, ai dirigenti, ai […]legislatori e al pubblico. Dobbiamo insegnare la verità nelle nostre scuole.

Cosa pensa dei bio polimeri?

I biopolimeri possono avere diversi significati. Quelli che hanno più senso per me sono quelli in cui si fanno le […]plastiche standard di oggi (PE, PP, poliestere di nylon) da monomeri fatti dalle piante invece che da combustibili fossili. C’è un futuro brillante per queste plastiche perché si adattano meglio al sistema attuale.

I biodegradabili non hanno senso per me. 1. Degradabili significa rilasciare CO2 che non vogliamo. 2. Degradazione significa meno green perché i materiali durevoli hanno performance migliori in termini LCA 3. Tali polimeri costano di più 4. Le plastiche normali come PE e PP possono degradarsi rapidamente ma, come detto sopra, non lo vogliamo, quindi usiamo stabilizzatori per impedirlo.

Quando degradiamo un materiale tutta la CO2 viene rilasciata ma il calore emesso non viene catturato. È meglio bruciare la plastica perché questo dà la stessa quantità di CO2 ma ora si può usare il calore per generare elettricità. Ciò significa che non è necessario bruciare il petrolio, il gas o il carbone per produrre quell’elettricità.

Un altro paio di punti. Non vedo come i degradabili aiutino con la spazzatura o i rifiuti. Aumentano i rifiuti perché tali prodotti pesano di più. Quando si tratta di rifiuti, la gente lascerà cadere un sacchetto di plastica, un sacchetto di carta o un sacchetto biodegradabile allo stesso modo. L’unico modo per trattare con i “litterers” è multarli e farli vergognare.

 

La grande attenzione sulla plastica genera una maggiore attenzione delle persone per evitare l'uso eccessivo della plastica nella nostra vita. Almeno ci chiediamo se possiamo ridurla, per raggiungere l'essenziale. Non crede che questo sia il lato positivo della questione?

Sì, è positivo che ci sia attenzione sul nostro uso eccessivo di materiali. Il problema è che la plastica è meno […]dello 0,5% dei materiali e dei rifiuti, ma mettiamo quasi il 100% della nostra attenzione e del denaro su questa piccola parte del problema. Non possiamo continuare a ignorare più del 99% del problema e fare progressi.

La gassificazione può essere un'opzione valida per il riciclo della plastica?

La soluzione più ecologica è riciclare meccanicamente. Se questo non è possibile, va bene anche la combustione per […]fare elettricità. La gassificazione non ha senso per me perché sprechiamo troppa energia in questo modo.

 

Nella sezione riguardante la degradazione della plastica, si afferma che questo materiale (in particolare le poliolefine) si degrada molto rapidamente sotto l'influenza del tempo per diventare carbonio e H20. Anche in 1-3 anni per un film in PP o PE, allo stesso modo della carta, dei polimeri compostabili o del cibo (carote, bistecca). Questa affermazione è valida in generale o solo per le plastiche senza stabilizzatori/antiossidanti?

Questo è un punto interessante. I sacchi di PE contengono stabilizzatori, ma si degradano comunque in meno di un […]anno all’esterno. La ragione è che aggiungiamo livelli molto bassi di stabilizzatori, quindi si esauriscono rapidamente. Come affermazione generale, un pezzo di plastica impiega circa lo stesso tempo a degradarsi di un pezzo di legno delle stesse dimensioni.

Posso mettere il link di ThePlasticsParadox e di RaccoLtala Giusta sul mio sito web e sul mio canale social perché voglio essere utile

Per favore, fallo. Si tratta di diffondere informazioni solide, quindi più aiuto otteniamo, meglio è.

  […]

Perché gli scienziati accademici sono così silenziosi su prove scientifiche così evidenti? Complimenti Chris. La mia preoccupazione è stata l'impatto della plastica sulla vita marina dell'oceano (compresi gli uccelli marini) ma la tua logica e la tua volontà influenzeranno la mia ricerca.

Troppi ricercatori sono più interessati all’attenzione e ai finanziamenti che a fare buona scienza. Rispetto […]il fatto che lei non sia uno di questi.

Per favore fatemi sapere se posso mettere il link di plasticpadox e di RaccoLtala Giusta sul mio sito web e sul mio canale social perché voglio essere utile

Per favore, fallo. Si tratta di diffondere informazioni solide, quindi più aiuto otteniamo, meglio è.

  […]

Purtroppo, è comune vedere rifiuti su certi tratti di costa. In base alle sue ricerche, cosa può dirci al riguardo, da dove proviene e cosa si dovrebbe fare per risolvere il problema?

Questo è trattato nel libro, sul sito web e nel mio discorso su YouTube The Plastics Paradox. Sulle spiagge isolate […]vediamo soprattutto attrezzi da pesca scartati. Sulle spiagge turistiche vediamo soprattutto i rifiuti dei turisti. Le risposte sono di regolamentare strettamente l’industria della pesca e multe pesanti per chi butta i rifiuti in giro.

Durante il webinar ha affermato che ci sono molte fake news sulla famosa isola di plastica. Può spiegare cosa intende con ciò e quali dati ha visto?

Non ci sono isole di plastica. Lo dice anche il capitano che le ha scoperte per primo. Non sono presenti in nessuna […]immagine satellitare. Se nuoti in un vortice di plastica, non ti accorgi nemmeno di esserci dentro. Questo problema è stato massicciamente ingigantito. Trovate tutti i dati su plasticsparadox.com

 

La plastica monouso sta salvando delle vite in tempo di Covid-19.

Sì, il monouso ha sicuramente un ruolo e a volte è anche l’opzione più verde. […]

Come vede la plastica riciclata chimicamente rispetto al riciclo meccanico? Il riciclo chimico è più sostenibile a lungo termine?

Il riciclo meccanico funziona bene per più del 90% della plastica ed è dimostrato essere green. Il riciclo chimico […]è utile per il restante ~10%. Scopri di più su plasticsparadox.com

 

Che dire della microplastica nell'oceano simile al plancton? È vero o no?

Tutto si degrada in piccole particelle. L’acciaio si arrugginisce e le foglie si sbriciolano. Per qualche […]motivo la gente ha una paura irrazionale delle piccole particelle di plastica. Consulta i dati scientifici sulla microplastica su plasticsparadox.com

Sta pensando di scrivere un libro simile ma appositamente per i bambini e gli adolescenti? è consigliabile lavorare molto anche sui bambini, per cambiare questa mentalità in modo efficace, in modo da creare un cambiamento concreto per il futuro…

Il libro è scritto in modo semplice, quindi dovrebbe andare bene per gli adolescenti. Per i bambini più piccoli […]potrei fare un video su YouTube se riesco a trovare il tempo.

 

L'incenerimento della plastica ha un problema con la percentuale di cloruro (come l'inquinamento dell'aria). Cosa ne pensi di una soluzione per utilizzare materiale senza cloruro?

La maggior parte della plastica non contiene cloro e può essere bruciata in modo pulito dopo aver separato il PVC. […]

Come possiamo migliorare la raccolta dei rifiuti di plastica da riciclare?

La plastica non è facile da riciclare economicamente. Abbiamo bisogno di DRM e di altri sistemi per rendere la […]plastica abbastanza preziosa affinché la gente la raccolga e la ricicli.

 

NB: Alcune risposte elaborate da Chris DeArmitt si riferiscono inevitabilmente a un contesto statunitense

I dati e le tesi espresse da Chris DeArmitt si basano sulle ricerche da lui svolte negli ultimi anni. Scaricando gratuitamente il libro The Plastics Paradox si possono facilmente trovare anche gli studi a cui fa riferimento.