L’Italia ha fatto grandi passi avanti nella raccolta differenziata e nel riciclo. Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero della Plastica – riporta che nel 2019 dei 2.083.880 ton di imballaggi immessi a consumo ne sono stati recuperate 1.917.614 pari al 92%, nel 2011 questa quota era pari al 51%. Di tutti gli imballaggi in plastica il 43% è stato riciclato, contro il 49% avviato a recupero energetico. Il nostro Paese è anche all’avanguardia nell’utilizzo della plastica riciclata per la produzione di nuovi oggetti. Nel 2019 hanno trovato impiego 1,175 milioni di tonnellate di plastica riciclata equivalente al 19% di tutta la plastica utilizzata nella produzione, una quota davvero significativa se confrontata con la media europea che è del 6%.
Entro il 2030 Europa e Italia puntano a riciclare il 100% degli imballaggi
Il principale motivo per il quale una quota di imballaggi non viene riciclata dipende dal fatto che nella produzione sono coinvolte materie plastiche (polimeri) non omogenee, ma intrinsecamente legate fra di loro. Ne consegue che ci sono tipi di imballaggio con struttura complessa, che risultano difficili, o eccessivamente onerosi, da processare con le attuali tecnologie.
La filiera italiana della plastica è impegnata a raggiungere gli obiettivi che la Commissione Europea ha varato nel gennaio del 2018, con il documento
“A European strategy for plastics in a circular economy”, che punta ad avere imballaggi completamente riciclabili entro il 2030. Per far si che anche gli imballaggi che oggi vengono trasformati in energia siano riciclati e possano dare vita ad altri oggetti, un ruolo fondamentale è svolto dalla ricerca e sviluppo che agisce su due linee di intervento:
- la progettazione di imballaggi riciclabili con le tecnologie meccaniche attualmente disponibili,
- lo studio di nuove tecniche di riciclo.
Eco design e riciclo chimico le nuove frontiere della sostenibilità
L’Eco design rappresenta il modello di riferimento che le aziende seguono per progettare e dare vita a prodotti con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Per gli imballaggi implica riduzione del peso dei prodotti e quindi risparmio di materia prima e utilizzo di materie plastiche omogenee tra loro, in modo da avviare al riciclo i rifiuti di imballaggio senza difficoltà.
In parallelo con questo filone di ricerca si stanno mettendo a punto nuove tecniche di riciclo per trattare tutti i rifiuti di imballaggi in plastica, anche
Fonti: Corepla Rapporto di Sostenibilità 2019, Unionplast, IPPR
quelli con struttura complessa, inadatti a essere riciclati con processo meccanico.
Si tratta del riciclo chimico che trasforma i rifiuti di plastica in materia prima.
E’ un processo che modifica la struttura chimica dei rifiuti plastici, convertendola in molecole più piccole, riportandole al loro stato originale.
Di grande interesse i nuovi metodi di depolimerizzazione, processi di scissione dei polimeri nei corrispondenti monomeri per la produzione di plastiche vergini.
Un ambiente sostenibile si crea con la collaborazione di tutti
I centri di ricerca e le aziende stanno investendo per trovare soluzioni sempre più sostenibili, ma è importante che anche i singoli cittadini facciano la loro parte. Un piccolo gesto quotidiano può fare la differenza.
Fare una corretta raccolta differenziata degli imballaggi usati è il primo passo per alimentare l’economia circolare, di cui tanto si parla, basata sul principio di “usa e ricicla”.