I dati emersi dallo studio annuale commissionato da IPPR a Plastic Consult sono particolarmente utili per la comprensione dello stato dell’industria dei materiali plastici rigenerati nel nostro paese.
I volumi di plastiche riciclate sono cresciuti del +4% nel 2022
L’industria italiana è leader in Europa nell’utilizzo di plastica riciclata e il quadro generale delle analisi conferma che nel 2022 i volumi di plastiche riciclate trasformate in Italia sono cresciuti di circa 50.000 tonnellate (+4%), raggiungendo 1,327 milioni di ton. L’aumento del 4% della trasformazione di riciclato fa da contraltare a una contrazione del 4,5% dei consumi di plastiche vergini, che porta quindi un grande risparmio di materia prima vergine e una conseguente riduzione delle emissioni di CO2.
I volumi di plastiche riciclate
Fonte: Plastic Consult per IPPR
Quanto materiale riciclato viene utilizzato per una seconda vita?
Il tasso di impiego di riciclati si attesta, nel 2022, al 21,5%, ma con un potenziale di crescita pari a un ulteriore 10%. Questo è un importantissimo traguardo per il nostro paese ed è giusto che venga valorizzato. Gli sforzi che l’Italia ha messo in campo negli ultimi anni per ottenere questi risultati in termini di sostenibilità, hanno dato i loro frutti, lasciando un ulteriore margine di miglioramento che sicuramente verrà sfruttato nei prossimi anni.
Focus sui polimeri più utilizzati
Tra i materiali più utilizzati troviamo il polietilene che raggiunge la quota più alta con il 33% tra alta e bassa densità (quest’ultima cresce del 13% rispetto al 2021), seguito a ruota dal polipropilene con il 26%, in leggero decremento (-1%).
Il PET cala leggermente e si attesta al 17% circa, mentre PVC e polistirene (rigido ed espanso) raggiungono entrambi il 6%, con il PVC in calo del -1,2%, mentre il polistirene registra un aumento del +9%.
Leggero aumento per i misti poliolefinici che raggiungono complessivamente il 12% del consumo totale.
I campi in cui vengono utilizzati i materiali riciclati
Il settore del packaging è in assoluto il mercato di impiego prevalente per i riciclati, con una quota del 35% sul totale, mentre il settore edile si attesta sul 26%, seguono igiene e arredo urbano (13%), agricoltura, tessile e articoli tecnici invece valgono, ognuno, tra il 3 e il 4%.
Fonte: Plastic Consult per IPPR
Criticità e opportunità per i prossimi anni
Nel prossimo futuro, si prevede che emergeranno sfide e opportunità legate allo sviluppo dell’utilizzo delle plastiche riciclate nel nostro paese. Ci sono questioni importanti che potrebbero ostacolare il processo di crescita nell’utilizzo di materie plastiche riciclate. Tra queste troviamo la possibile riduzione della domanda di materiali rigenerati a livello europeo e, soprattutto, il calo dei prezzi delle plastiche vergini, che in molti casi sono tornati ai minimi del 2020. Questa dinamica si scontrerà con la rigidità dei prezzi dei materiali riciclati, che sono caratterizzati da costi fissi che non possono essere ridotti al di sotto di una determinata soglia, in particolare a causa dei costi legati all’approvvigionamento di energia, nonostante il calo registrato in seguito al picco di qualche mese fa. Inoltre un ulteriore fattore che potrebbe influire è la limitata disponibilità di materiali pre-consumo e la prospettiva di una disponibilità insufficiente di materiali post-consumo nel medio termine.
Ci sono però anche tanti fattori che saranno leve per un condizionamento in positivo del processo. In primo luogo gli obiettivi di recupero e riciclo dettati dall’Unione europea serviranno da spinta per il miglioramento dei risultati di utilizzo dei materiali riciclati in Italia. Lo stesso varrà per i CAM nazionali e per gli impegni volontari delle grandi aziende. Inoltre, si prevede un aumento dell’utilizzo di materiale riciclato, grazie alla raccolta differenziata di nuove categorie di rifiuti, come le vaschette PET e gli imballaggi in polistirene compatto. Un altro elemento che porterà ad un probabile aumento di utilizzo di materie plastiche riciclate è una maggiore disponibilità di materiali rigidi post-consumo di qualità superiore, che saranno quindi adatti anche a utilizzi tecnici.